COSA DIAVOLO E’ ITALIAN THRASH ATTACK?? pt.1 – intervista su Porrozine#6
COSA DIAVOLO E’ ITALIAN THRASH ATTACK??
Leggete questo articolo pubblicato su Porrozine#6 e forse lo capirete!
C’è chi ancora scrive “thrash” con un’ “h” sola e chi pensa siano sufficienti un fazzoletto in testa e due accordi scadenti per definirsi tale, in realtà la scena thrash italiana, a parte qualche rara eccezione, ha pochissimi punti di contatto con il giro punk & hardcore odierno. Parla Max di Italian Thrash Attack che si è autoinvitato su Porrozine… così si fa.
Chi, cosa, dove, come, quando e perché Italian Thrash Attack…
Italian Thrash Attack, dal 2007, è un luogo di incontro per i maniaci del thrash, un supporto alla scena italiana, un portale che tramite il web può essere raggiunto anche da metal maniacs esteri, con un accurato calendario degli eventi thrash in Italia; un database completo di tutte le band thrash della nazione con rispettivi link; un blog aggiornatissimo con news su concerti e nuovi dischi; un player dove ascoltare le ultime uscite; un network tra i thrasher nostrani e quelli esteri (c’è una sezione dedicata ai myspace simili a ITA ma di altre zone); una sezione foto con le copertine degli album thrash italiani aggiornatissima con le nuove uscite, scatti delle band, locandine di concerti thrash in Italia dalla preistoria ad oggi, flyer promozionali, ma soprattutto foto scattate ai concerti ai quali prendo parte. Con Italian Thrash Attack innanzitutto dò visibilità all’interno del portale e la massima disponibilità a condividere i miei contatti con le band che ritengo valide, poi organizzo concerti, sponsorizzo eventi e uscite discografiche e do spazio nel mio stand itinerante al merchandise delle band, senza chiedere alcuna percentuale sulle vendite. Ma quello che fa ITA possono dirtelo meglio alcune persone che ne fanno parte…
Andy (Bulldozer): Italian Thrash Attack è uno dei primi siti creati per supportare le band italiane, informare i fan sulle date dei gruppi e promuovere vecchie e nuove band facendole conoscere tramite discografia e foto. Inoltre Max è quasi sempre presente alle manifestazioni più importanti, in Italia e all’estero (ha presenziato anche a Lorrach, alla prima data della reunion dei Bulldozer) ed è sempre disponibile a dare una mano o come fotografo o per il merchandise dei gruppi presso lo stand di ITA, essendo inoltre (e prima di tutto) un’ottima persona! Consiglio a tutti di prendere come riferimento il suo sito e supportarlo anche con le sue t-shirt…
Corrado (Punishment18 Records): Max sta facendo un lavoro immenso. In questi anni, con grande passione e costanza, ha reso ITA un vero punto di riferimento per gli amanti del genere, dando linfa vitale al thrash italiano e cercando di far sapere agli appassionati che anche in Italia ci sono delle validissime band. Non si può far altro che supportarlo.
National Suicide: Da quando siamo partiti, noi ed altri, a battagliare per la causa dell’old school, a rivendicare, intendo, la specificità del metal rispetto alle altre forme musicali con cui veniva a contaminarsi negli anni ’90… devo dire che pochi si sono veramente sbattuti per la causa (mentre oggi in troppi cavalcano il trend, bastardi falsi ed ipocriti). Noi si metteva in piedi il Revenge of True Metal Festival, Warmonger e Death Mechanism aprivano il Country Star ai concerti sani, il PIL emetteva i primi vagiti, le nuove fanze cartacee come Living Death prendevano a parlare nuovamente dell’underground…e Max metteva in piedi ITA!
Cosa fa di preciso Italian Thrash Attack (ovvero te), quando “sponsorizza” un evento?
Mi metto a completa disposizione per pubblicizzarlo su web, creare concorsi, far girare flyer e locandine cartacee, tutto ovviamente gratis. E nel 90% dei casi, lavoro permettendo, prendo parte all’evento con gazebo, striscione, squalo di gomma e merchandise mio e delle band.
Che mi dici della scena thrash metal in Italia?
La scena thrash italiana ha una bella storia, molto stimata anche all’estero, però la nascita del fenomeno delle agenzie di booking e il germinare di certi personaggi che definirei “mercenari” non ha fatto altro che affossare gran parte del giro. Sono sempre stato contro il “pay to play”, già si viene pagati una miseria per suonare o si suona gratis per una giusta causa, ma arrivare a pagare per suonare mi sembra offensivo! Il risultato di tutto ciò è che alcune band con i soldi e la faccia da culo, vanno avanti per un po’ suonando in tutte le circostanze e aprendo indegnamente concerti di grandi nomi, fino a bruciarsi in un secondo momento. Tutto ciò ha determinato, e determina ancora, un appiattimento della scena, nonostante tutto ci sono tante realtà da tenere sott’occhio, riguardo le band citerei i National Suicide che incarnano lo spirito old school del thrash; poi gli Shock Troopers con il loro thrashcore al fulmicotone; gli H-George, thrash tecnico alla Annihilator (guarda caso il batterista è ora in tour con gli Annihilator stessi), e ancora Bothers, Endovein Reanimaniacs…e perché no, i miei Planar Evil! Per quanto riguarda le label segnalo la Punishment18 Records che fa un ottimo lavoro per l’underground.
Rapido e indolore… cosa ti fa venire in mente la parola “porro”?
Un neo della società, disprezzato e contagioso.